Sono due date che nessuno può ignorare, quella del 27 gennaio e quella del 10 febbraio, diventate sinonimo di memoria, di ricordo, di volontà di preservare la tragica lezione che la Storia ha impartito all’umanità nel cosiddetto “secolo breve”, il Novecento delle guerre mondiali, delle feroci dittature, dei campi di sterminio e della bomba atomica. Anniversari – l’uno riconosciuto a livello internazionale e legato alla data dell’arrivo ad Auschwitz dell’Armata Rossa il 27 gennaio 1945; l’altro, ricorrenza italiana agganciata alla data della firma del trattato di Parigi, 10 febbraio 1947, che decretò il passaggio di Istria e Dalmazia alla Jugoslavia – che vengono celebrati ogni anno in molti luoghi e modi diversi.
Per la prima volta nel 2019, l’Istituto Filarmonico Città di Sacile ha scelto di riunire le due ricorrenze organizzando un unico concerto con musiche e parole di pace e di speranza. Ogni febbraio, il “Concerto “Per la pace”” vede la partecipazione non solo di una piccola orchestra d’archi e strumenti a fiato, il coro “Musica, maestre”, il “Coro MusicaGaia” dell’Associazione “MusicaGaia” di Gaiarine, e le voci di cantanti della zona, ma anche di allievi delle scuole medie locali preparati dai loro insegnanti nella scelta e nella lettura di brani significativi.
Oltre a mantenere l’appunamento fisso nella Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, il concerto è stato proposto in collaborazione con varie entità del territorio come il Comune di Caneva e di Albina e coinvolgendo realtà scolastiche come l’Istituto Comprensivo di Sacile e Il gruppo di giovani lettori della Biblioteca di Cordignano.
Con questo concerto, l’Istituto FIlarmonico vuole sottolineare l’importanza di mantenere viva la memoria e il ricordo di questi avvenimento e di creare un momento in cui a comunità tutta si raccolga in ascolto per testimoniare, con la propria presenza, la volontà di non dimenticare le grandi tragedie del Novecento, onorare i milioni di vittime e impegnarsi perché niente di simile possa accadere ancora.